Nelle campagne dell’attuale Cernusco sul naviglio vive una trib˘ di†barbari, al secolo “Cernotti”, guidati dal re Nicola. Il villaggio viene saccheggiato dai Pavesi mentre gli uomini sono impegnati in allenamento; i pavesi rubano conetti, palloni e sacconi. Quando Nicola torna al magazzino e scopre l’accaduto decide di andare a†Pavia†per riprendersi il maltolto. Nicola parte per la sua guerra con una decina di compagni non rendendosi conto della potenza e vastit‡ della formazione Pavese. Prima di partire consulta la maga Luciana per assicurarsi i favori del dio†Albino; costei†predice†l’avvento di un re barbaro (Attila) talmente temibile da lasciare dietro di sÈ il deserto. Nicola, impressionato, ritiene di essere l’uomo della profezia e decide di cambiare nome, autoproclamandosi Attila.
In campi ridotti a risaie, si svolgono epiche battaglie che vedono prevalere i nostri barbari contro gli odiati Pavesi e gli amici-nemici Milanesi.
Spazzata via la prima formazione pavese, la nostra U8 affronta in una combattutissima battaglia la seconda squadra di casa: una meta sfiorata all’ultimo secondo blocca il risultato sul 3-3. L’ultima partita del girone vede come avversari i cugini dell’ASR: i coaches motivano a dovere i piccoli atleti, ma, probabilmente, non Ë neanche necessario! Anche in questa occasione†i Cernotti fanno un sol boccone dei milanesi.
Peccato che a questo punto la lunga pausa, il fango ed il freddo cominciano ad intaccare la solidit‡ dei nostri piccoli eroi.
La finale per il 1∞ e 2∞ posto Ë un’agonia, dei 10 Cernotti iniziali, resistono in campo solo in 6 tra i quali Federico che trema come una foglia e Mattia che ha pi˘ fango che lacrime negli occhi. L’unico che non sembra accusare le difficili condizioni ˆNicola Flagello di Dio: IMPRESSIONANTE!!!
Ma il rugby insegna che le partite non si vincono da soli e un bel Rozzano si impone nel fango della finale.
Bravi tutti… per il coraggio, la grinta e lo spirito di sacrificio che hanno saputo dimostrare anche questa domenica.
Ed ora… spazio al video del nostro amato “fotografo con l’ombrello” che, al pari dei nostri nanetti, non si Ë lasciato scoraggiare dal diluvio universale: https://drive.google.com/file/d/1OPG8KfJD43jb4FPPVj9l87qtCvbwf-fM/view?usp=sharing