Memorial Franco Viterbi, 8-9 giugno.
La prima cosa che rimane impressa sono quelle 500 facce dei bambini che arrivano sui campi.
Facce da rugby, incorniciate dai caschetti e rese buffe dai paradenti tenuti in bocca sempre, anche quando non servono a niente. E’ un popolo prezioso quello del minirugby, fatto di speranza e progetto. Le maglie servono solo a dare una cornice coloratissima! I piccoli atleti appartengono ad un’unica squadra: quella del rugby, quella dei campioni in costruzione, nello sport come nella vita.
Per il rugby Cernusco sono stati due giorni faticosi ma assolutamente entusiasmanti e, soprattutto, ci rende consci del fatto che il “Memorial Franco Viterbi” 2025 potrà assumere un rilievo nazionale e internazionale. Certamente le nascenti nuove strutture avranno un ruolo decisivo ma una cosa abbiamo già e va conservata come un bene inestimabile. Parliamo di tutti i volontari che col loro impegno hanno permesso tutto questo.
Il merito è loro, soltanto loro. Da chi ha informatizzato calendari e risultati, agli addetti all’accoglienza, ai responsabili di campo, agli “angeli” del terzo tempo ( non c’è memoria di un torneo dove non si sia fatto un minuto di coda per avere la pasta). E poi fotografi, arbitri (juniores e prima squadra) e infine tutti coloro che senza soluzione di continuità fra Milano Rugby Festival e Memorial, hanno grigliato salamelle, cucinato ogni genere di conforto e si sono occupati del bar e delle casse.
Non è solo volontariato ma soprattutto mettere a disposizione intelligenze ed esperienze, “attaccare il quartier generale” con proposte sempre costruttive e stimolanti.
In una frase: “Creare la cultura di un club sempre più professionale e con un obiettivo, il bene dei nostri atleti.”
Franco sarebbe stato felice di vivere tutto questo e, se ci ha visto, sicuro che il suo impegno quotidiano e generoso non è andato perduto.
Buon rugby a tutti!