U18: un altro passo avanti

19 Dic 2019

Conversazioni del dopo-partita.
ìAh, ma oggi non scrivi líarticolo?î
ìSi, certo, perchÈ?î
ìBeh di solito prendi appunti su chi segna le mete, sulle trasformazioniÖî
ìNo ma tanto se ne occupa Ivano, quindi mi sono goduto la partita. Poi di solito Ivano mi manda tutto via mailî
ìMa oggi Ivano non cíËî
ìAhî
Ci sono assenze che feriscono pi˘ di una stilettata al cuore.

Contro i Raptors ci giochiamo davvero tanto: una semifinale strappata con tantissima fatica che significa avere ancora una chance di concorrere allíambito posto in interregionale. I nostri ragazzi sono tesi e carichi e, anche se il coach ha saggiamente raccomandato di giocare senza pressione e senza pensare al risultato, la tensione Ë palpabile.

Il campo di gioco Ë in condizioni buone, considerando le recenti nevicate, ma le condizioni in cui i ragazzi si trovano a giocare non sono certo ideali: fango, freddo e un vento teso che scende dalle vicine montagne fanno capire che sar‡ una partita impegnativa dal punto di vista fisico. Motivo in pi˘ per far girare la palla e le gambe, tenendosi caldi con qualche sana galoppata verso la meta avversaria. Se fossimo gli unici a pensarla cosÏ, sarebbe perfetto. Il problema Ë che i nostri avversari sembrano avere il nostro stesso piano!
Colpiti dalla curiosa coincidenza, sugli spalti ci diamo da fare per scaldarci a forza di urla e battimani.

Líinizio non Ë esaltante, con un gioco molto statico proprio a causa del terreno scivoloso e dal mix palla infangata + mani congelate, che spingono sia i nostri che i Raptors a molti avanti. I primi punti sul tabellone sono proprio dei nostri avversari, che sfruttano un nostro errore per piazzare il calcio del 3 a 0.

La partita Ë ancora lunga e i nostri sono decisi a far sentire subito la voglia di reagire. Con uníazione splendida, che culmina nella prima corsa solitaria della partita, Barney ci porta sul 3 a 5 e Daniel aggiunge i due punti della trasformazione. I Raptors sono fisicamente molto prestanti e motivati tanto quanto noi, quindi ogni punto Ë fondamentale.

Sul 3 a 7, riprende un gioco molto statico. Entrambe le compagini tentato ripetutamente di esplorare la profondit‡ senza grande successo. La pressione in difesa Ë altissima e gli spazi di corsa davvero ridotti al minimo. I nostri ragazzi giocano col cuore, rifiutando ostinatamente di adattarsi alle condizioni del campo, che richiederebbero forse passaggi pi˘ corti e un maggior numero di fasi e, come spesso succede, la fortuna decide di aiutare gli audaci, premiandoli con la meta del 3 a 14.

Il risultato ci regala un poí di serenit‡, ma Ë un vantaggio ancora troppo risicato per poterlo gestire, soprattutto contro un avversario cosÏ grintoso, sostenuto da un tifo di primissimo ordine.

ìMa quindiî mi chiederete ìa questo punto Ë finito il primo tempo?î

Forse. O forse no. Il vero cronista deve saper trascendere da questi dettagli, che sanno troppo di ìgiornalettismoî di provincia e sono indegni di una prestazione maiuscola come quella che i nostri ragazzi ci hanno regalato sabato! E voi vi dovreste vergognare solo per averlo pensato. Ma vi perdono. E continuo a raccontare che da questo momento il CE si Ë impegnato in un ripasso della tabellina del sette, continuando a macinare metri su metri e portando il tabellone sul 3 a 21.

Assolutamente degna di nota tra tutte la terza meta di Barney: calcio a scavalcare verso líala, palla che parte come una scheggia impazzita, met‡ dei nostri tre quarti che galoppano come stalloni per cercare di recuperarla e proprio Barney che, con un tuffo che Tania Cagnotto scansati, schiaccia il pallone gi‡ atterrato in area di meta. Ha applaudito anche líarbitro.

Sul finire della ripresa i Raptors hanno una reazione incredibile e ci fanno davvero temere il peggio. In rapida sequenza piazzano due mete incredibili che, mancando la trasformazione, fermano il punteggio sul 13 a 21.

Il fischio dellíarbitro ci regala líemozione della finale. Unica nota negativa della serata il brutto infortunio occorso a Matteo a un minuto dallo scadere: spalla lussata e la certezza che in finale potr‡ dare sostegno solo dalla panchina. Forza Matteo, non ti dimenticare che questo Ë solo líantipasto e il campionato deve ancora iniziare, ci sar‡ tempo per rifarsi!

E in attesa di vedervi tutti sugli spalti per la finalissima contro il Franciacorta, come sempre, FORZA CE!

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