Il Rugby 7s Ë uno sport impegnativo. Molto impegnativo. I tempi e il numero dei giocatori sono ridotti, ma tutto il resto rimane invariato. Soprattutto la dimensione del campo e la capienza dei bicchieri.
Se il primo problema riguarda soprattutto i giocatori, costretti a correre come furetti dallíinizio del primo minuto fino al fischio finale, il secondo grava interamente sulle spalle del pubblico: pensate al livello di concentrazione necessario ad ingollare la stessa quantit‡ di birra in appena due tempi da 7 minuti ciascuno (pi˘ un minuto scarso di recupero tra primo e secondo tempo).
E non ho neppure accennato alle salamelle!
La tifoseria del 7s Ë da sempre chiamata ad uno sforzo titanico.
Il gioco veloce e le partite brevi fanno si che il 7s non si giochi mai su incontri singoli ma in mini-concentramenti, spesso articolati in tornei, proprio come nel nostro caso.
Una vera manna per chi scrive, perchÈ la mole di partite ed il rapido susseguirsi di azioni e mete rende di fatto impossibile per chiunque ricordare líesatto svolgersi degli eventi e mi autorizza quindi a raccontare qualsiasi fanfaluca col piglio e la baldanza di chi sa di poterla fare franca impunemente.
Vi tranquillizzo subito, perÚ: questa non sar‡ una banale cronaca del 411 mete segnate (compresa quella marcata di nuca da Coach Michele su rimessa laterale) o dei 1.528 punti fatti al piede.
Non vi racconterÚ di quando Marcone ha segnato meta attraversando tutto il campo con due avversari in una mano e la palla nellíaltra o di Daniel e Andrea che per il paradosso di Einstein sono riusciti a marcare prima del calcio di inizio, tornando indietro avendo raggiunto una velocit‡ prossima a quella della luce.
» successo tutto e anche di pi˘. Dispiace non averlo catturato su video, ma chi cíera potr‡ confermare.
Questo post vuole solo celebrare la bravura e líaffiatamento di una squadra che ha concluso la stagione come meglio non si poteva: affrontando delle ottime squadre e veleggiando allegramente per tutto il torneo 7s fino ad arrivare imbattuta alla sponda opposta.
Bravissimi i nostri U18, che hanno saputo tenere testa ad ogni avversario giocando in modo corretto e sempre spettacolare, divertendosi e facendo divertire il pubblico sugli spalti con numeri che spesso avevano dellíincredibile. Bravissimi davvero tutti, senza eccezione.Tanto quelli che gi‡ la scorsa stagione si erano cimentati con il 7s, quanto quelli che lo hanno affrontato per la prima volta dando prova di grande versatilit‡. Brave le nostre terze linee assassine che hanno placcato tutto, i nostri piloni volanti, le seconde dalle corse improbabili, e i trequarti imprendibili coi loro cambi di passo fulminei.
Bravi gli allenatori, che hanno saputo sviluppare nel tempo le skill giuste.
E bravo, perchÈ no, anche il pubblico, pronto a incitare ed applaudire sia i nostri ragazzi che gli avversari.
» davvero un piacere stare a guardare questa squadra che resta sempre unita nella vittoria come nella sconfitta. Certo, se alla fine, come in questo caso, ci si ritrova imbattuti e in cima alla classifica, il piacere Ë ancora pi˘ grande.
Avanti cosÏ ragazzi, che tra pochi mesi si ricomincia col rugby a 15 e, come sempre: Forza CE!