U18: Como vs CE

5 Mar 2019

Al nostro arrivo a Como la tensione Ë palpata.
I pi˘ attenti mi riprenderanno: si dice che la tensione Ë palpabile. Sacrosanto, ma la tensione era gi‡ palpabile un paio di settimane fa, quindi direi che ormai Ë stata ampiamente palpata pi˘ o meno da tutti: giocatori, allenatori, genitori.
Lo scontro contro la prima in classifica si annuncia difficile sia in campo che fuori, dati alcuni episodi poco piacevoli che hanno caratterizzato la partita di andata.
Per trovare il giusto livello di concentrazione coach Michele decide di farci arrivare sul campo con appena due ore e quindici minuti di anticipo.
Dato che il tempo non manca, alcuni genitori decidono di andare a prendere un caffË in una rinomata pasticceria di Napoli, tornando comunque prima che arrivino i giocatori del Como.
Siccome la giornata Ë splendida e la temperatura piacevole, decidiamo di risparmiare la vita a Michele. Forse.

Al calcio díinizio, con le due compagini schierate líuna di fronte allíaltra, appare evidente il divario fisico che paghiamo e che sar‡ purtroppo il nostro principale handicap durante tutta la partita. Il nostro pacchetto di mischia ha circa 100kg in meno e molti dei loro trequarti pesano comunque pi˘ dei nostri uomini di prima linea.
Nonostante il deficit calorico a cui i nostri ragazzi sono sottoposti da famiglie evidentemente troppo attente alla sana nutrizione, riusciamo a far valere il nostro gioco alla mano e partiamo subito con ottima determinazione tanto che i primi punti sul tabellone sono firmati da CE, grazie ad una splendida meta di intercetto di Barney che da met‡ campo si tuffa proprio in mezzo ai pali, concedendo a Daniel una trasformazione facile: 0 a 7.

Alla ripartenza il Como fa valere tutta la propria fisicit‡ e ci relega immediatamente nei nostri 22. La reazione Ë immediata ed arriva con una meta molto centrale. Scontata la trasformazione del 7 pari.
Il gioco dei nostri avversari Ë molto basato sugli impatti e, anche se prevedibile sul piano tattico, assolutamente efficace. La nostra difesa riesce a leggere facilmente gli schemi di gioco e si fa trovare sempre pronta sul punto, ma nonostante questo difficilmente riesce ad arginare líavanzata dei portatori di palla senza concedere ogni volta metri preziosi.

Con queste azioni ripetute e questi continui impatti violentissimi sui punti díincontro, il Como continua a macinare metro dopo metro fino a portare allíinevitabile errore la nostra difesa che, stremata, concede lo spazio per il 14 a 7 prima e per il 19 a 7 poi.

Il primo tempo si chiude sul 26 a 7, con quattro mete segnate dal Como che, quindi, si Ë gi‡ aggiudicato il bonus offensivo.

Nella ripresa i nostri tentano la reazione. Jaki esegue un ottimo raccogli e vai su ripartenza da una ruck e segna la meta del 26 a 12 con la consueta corsa al rallentatore che Ë ormai il suo marchio di fabbrica. Purtroppo la posizione Ë molto angolata e Daniel non riesce ad aggiungere i due punti della trasformazione.
Segue uníaltra splendida meta proprio di Daniel che, grazie ad una controruck coraggiosa quanto efficace, corre verso la bandierina con la palla recuperata dai compagni: 26 a 19.

Proprio quando intravediamo la rimonta, il Como torna a fare la voce grossa coi propri portatori di palla e dopo una lunghissima fase nei nostri 22, segna altre due mete che portano il punteggio finale sul 40 a 19.

Ci portiamo a casa qualche contusione, un poí di abrasioni per le scivolate sul terreno secco e sabbioso e una brutta caduta da una touche di Filo che oggi come sempre Ë stato un vero kamikaze nei placcaggi ma dovr‡ stare lontano dal campo per una decina di giorni a causa del trauma lombare riportato.

Onore ai ragazzi in campo che, da entrambe le parti, hanno fatto vedere un ottimo gioco. Pi˘ centrato sulla fantasia e sulla tecnica quello del CE, pi˘ fisico ed efficace quello del Como.
Dei nostri avversari possiamo solo dire che la prima posizione di girone Ë ampiamente meritata per quanto hanno fatto vedere oggi in campo. Contrariamente a quanto avvenuto allíandata, la partita non Ë stata caratterizzata da alcun episodio di antisportivit‡, merito indubbiamente sia dei giocatori che dellíarbitro che ha saputo tenere in pugno le redini dellíincontro senza bisogno di far ricorso a cartellini od altri provvedimenti disciplinari.

Riguardando mentalmente il film della partita, non posso perÚ non lodare i nostri ragazzi che, seppur sconfitti, hanno saputo lottare fino allíultimo secondo di gioco contro un avversario fisicamente preponderante, placcando con grinta ed efficacia e facendo sudare ogni singolo centimetro di terreno agli avversari. Hanno contrapposto la tecnica alla forza, la determinazione ai muscoli e lo spirito di squadra alle azioni individuali.
Nello sport si puÚ fare molto di pi˘ che vincere.
Oggi a Como la nostra Under 18 ce ne ha dato ampia dimostrazione.

Filippo

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