ìOh ragazzi, oggi partita tosta eh!î
ìEh per forza il Velate Ë praticamente al nostro stesso livello in classificaî
ìSperiamo che mio figlio non si faccia maleî
ìBeh, speriamo che nessuno si faccia male, no?î
ìSi ma mio figlio deve andare in gitaî
ìAh vabbË alloraÖî
La tensione Ë forte tra i genitori per quella che si annuncia come una delle due partite chiave del campionato. Le prime quattro squadre sono separate da una manciata di punti e i prossimi scontri saranno decisivi per decidere la classifica finale.
Si comincia oggi contro il Velate sul campo di casa, una squadra che gi‡ allíandata si Ë fatta notare per il gioco estremamente corretto ma davvero efficace sia nei punti di incontro che nelle fasi aperte, potendo contare su alcuni portatori di palla davvero veloci.
I nostri ragazzi evidentemente sentono la pressione e la partenza Ë meno determinata del solito. Lo percepisce anche il Velate che a pochi minuti dallíavvio segna la prima meta sfruttando un nostro buco in difesa.
Tentiamo una reazione immediata ma la difesa del Velate sembra impenetrabile e la pressione che mette sui nostri ragazzi Ë davvero notevole.
Per i primi dieci minuti non riusciamo di fatto ad uscire dai nostri 22, ma anche la squadra migliore non puÚ difendere allíinfinito senza commettere qualche imprecisione, ed Ë proprio grazie ad un pallone perso in avanti che ci salviamo.
I nostri approfittano della mischia per risalire il campo con una splendida azione alla mano che porta Andrea a segnare la meta del pareggio.
Durante la rimonta, purtroppo, Marcone subisce un duro impatto alla spalla che lo costringe ad abbandonare il campo.
Il Velate reagisce immediatamente alla nostra meta e in poco pi˘ di un minuto segna e trasforma, portando il punteggio sul 5 a 12.
Il gioco prosegue con una grandissima grinta da entrambe le parti. Le due squadre dimostrano che le posizioni in classifica sono ampiamente meritate e si tengono testa egregiamente.
» la nostra mischia che riesce a sbloccare il totalizzatore dopo una fase di stallo che sembra infinita. Impossibile capire chi abbia segnato, ma Daniel non perdona e riesce a trasformare calciando praticamente da dentro la piscina: 12 pari.
Si riprende con la stessa determinazione e con una pressione ancora maggiore da entrambe le parti, che porta inevitabilmente a molti errori sia da parte nostra che dei nostri avversari.
I nostri ragazzi capiscono che il Velate non ha intenzione di lasciare spazio ai ball-carrier solitari e iniziano a puntare sui punti di incontro. Risaliamo il campo con determinazione e con grande fatica, ma líimpegno viene premiato quando, a 3 metri dalla linea di meta, Jaki riesce a segnare grazie ad un ultimo raccogli e vai e ad un tuffo carpiato oltre la linea.
Daniel ci regala il 19 a 12 che serve a ridare coraggio e sicurezza alla squadra.
Il secondo tempo inizia con due in-avanti del CE e dagli spalti tutti temono la rimonta del Velate, ma i nostri non mollano e riescono ad arrivare nei 22 avversari.
Jaki riceve palla e inizia una corsa a zig-zag. Tra il pubblico qualcuno urla di chiamare il medico perchÈ mentre le gambe di Jaki vanno verso destra il busto prosegue la corsa verso sinistra e viceversa. Temiamo uno sgretolamento della colonna vertebrale.
Dopo cinque metri di questo spettacolo degli orrori (che spinge alcuni spettatori a coprire gli occhi dei bambini presenti), Jaki scarica verso líala dove Andrea raccoglie e segna la sua seconda meta della partita: 26 a 12.
Dopo una nuova fase di confronto fisico molto lunga, il Velate torna a farsi sentire, segnando la meta del 26 a 19.
I nostri sentono il fiato degli avversari sul collo ed evidentemente temono la rimonta. La battaglia sui punti díincontro si fa veramente furiosa e per nostra fortuna Ë il CE ad uscirne vittorioso grazie ad una meta di Barney in mezzo ai pali che ci porta sul 33 a 19.
Il pubblico Ë ormai senza voce; i cori da entrambe le parti si susseguono a ritmo serrato. Il Velate non molla e con una grandissima dimostrazione di carattere si porta di nuovo a distanza di break grazie ad una meta alla bandierina e ad uníottima trasformazione: 33 a 26.
Forse intuendo che tra il pubblico almeno una mezza dozzina di persone sono a rischio infarto, líarbitro decide di fischiare la fine e mandare tutti a godersi la pasta di Cecco.
Un risultato davvero fantastico, reso ancor pi˘ apprezzabile dalla bravura e dalla forza del nostro avversario che ha lottato fino allíultimo secondo.
Dopo un pomeriggio del genere non possiamo non chiedere lumi a chi, da sempre, ha fatto di questo sport la propria vita:
ìCoach Michele, un commento a caldo?î
ìOggi fa freddo, magari la prossima voltaî
Un vero esempio di sportivit‡ nella sconfitta e di modestia nella vittoria. O magari non aveva capito la domandaÖ
Alla prossima partita e, come sempre, forza CE
Filippo