Se chi scrive avesse anche solo un briciolo di seriet‡, il titolo di questo articolo dovrebbe essere: ìUn arbitraggio discutibile rovina la finale del campionato del mondo di in-avantiî.
PerchÈ diciamolo: a pensarci bene, questo Ë quello che Ë successo. O no?
Studiando il terreno di gioco, capiamo subito che la partita sar‡ una di quelle ad elevato tasso di ignoranza: fango, freddo e campo ai limiti dellíimpraticabilit‡.
Molti temono il rinvio e tra il pubblico, accorso numeroso a sostenere i nostri ragazzi, serpeggia un malcelato nervosismo.
Per fortuna interviene il nostro Direttore Sportivo a rasserenare gli animi: uscito di casa per fare la spesa, si presenta al campo con due voluminosi sacchetti del supermercato e numerosi punti fragola che distribuisce tra gli astanti rincuorando con le parole ìla partita si far‡, la partita si far‡î.
Con animo tranquillo ci accingiamo ad aspettare il calcio díinizio che arriva puntualmente alle undici, dando piena ragione al DS.
Nel fango si lotta per guadagnare ogni singolo centimetro.
A pochi istanti dallíavvio la palla Ë pi˘ scivolosa di una saponetta unta e gli atleti di entrambe le squadre hanno la stessa stabilit‡ di trenta papere su uno stagno ghiacciato coperto di strutto.
Dopo una fase di stallo che pare infinita, caratterizzata da tantissimi in-avanti, Livi riesce a sbloccare il risultato che, grazie alla trasformazione di Daniel, ci porta sullo 0 a 7.
La nostra mischia Ë una vera sicurezza ed in una giornata con cosÏ tanti in-avanti questo ci da sicuramente una marcia in pi˘ sugli avversari.
Purtroppo soffriamo un poí in touche. Alcune assenze hanno costretto Michele a rivedere il pacchetto di mischia e nei lanci in rimessa sembra che manchi qualche automatismo.
I ragazzi continuano comunque a lavorare durissimo e schierano una difesa davvero impenetrabile. Il CUS fatica a guadagnare metri ed i nostri riescono ad approfittare di questa difficolt‡ lanciando in meta Barney che con una corsa solitaria schiaccia la palla nel fango.
Il pubblico esulta, ma líarbitro, con una decisione che lascia tutti perplessi, decreta il doppio movimento e non concede la meta.
Dopo una nuova lunghissima fase di stallo, il primo tempo di chiude sullo 0 a 7.
» sempre Barney a sbloccare il tabellone nella ripresa, con una splendida meta in mezzo ai pali che Daniel non manca di trasformare: 0 a 14.
Il CUS d‡ evidenti (e comprensibili) segni di cedimento: sul piano fisico il terreno pesante richiede uno sforzo sovrumano anche solo per non cadere o perdere il pallone; sul piano mentale alcune delle decisioni prese dal direttore di gara lasciano a dir poco perplessi i giocatori e non consentono di portare avanti líincontro con la necessaria serenit‡.
Alla meta di Barney ne seguono una di Daniel ed una di Jaki.
Il punteggio Ë di 0 a 26 ed il CE ormai dilaga su un CUS provato e demotivato.
Le azioni sono confuse, i giocatori scivolano, e le indicazioni dellíarbitro non fanno molto per chiarire la situazione a chi osserva dagli spalti. Alcune indecisioni e ripensamenti del direttore di gara portano a livelli altissimi il nervosismo tra i ragazzi.
Gli in-avanti continuano a susseguirsi con ritmo serrato. Il pubblico rumoreggia. Il Direttore Sportivo sgranocchia nervosamente un sofficino ancora surgelato. Cerchiamo un commento a caldo:
ìDiesse come la vedi? La portiamo a casa?î
ìSe facciamo pi˘ punti di loro possiamo vincere, ma se loro iniziano a segnare una meta dietro líaltra rischiano di fare pi˘ punti di noi, e alloraÖî
ìChiarissimo, grazie!î
ìPrego. Sofficino?î
Declinato líinvito, torniamo a concentrarci sullíincontro per scoprire che mancano ormai pochi minuti e che il punteggio si Ë portato sullo 0 a 36.†I giocatori sono ormai irriconoscibili. Le maglie sono tutte color fango ed i numeri risultano illeggibili. O almeno questa Ë la sola spiegazione che ci possiamo dare dagli spalti per giustificare alcune delle decisioni prese dallíarbitro.
Nei momenti di pi˘ buio sconforto ci rivolgiamo al DS che, coi sacchetti della spesa sempre saldamente in mano, risponde alle nostre domande elargendo pillole di rugbystica saggezza:
ìDS, quanto manca alla fine?î
ìPocoî
ìDS, ma si giocano 35 o 40 minuti per tempo?î
ìSiî
ìDS,hai visto quando Ë iniziato il secondo tempo?î
ìCertoî
Ad un cenno impercettibile del DS, líarbitro china il capo in gesto di deferenza e fischia la fine.
Ci portiamo sotto la doccia una nuova grande prova di determinazione e grinta, in una giornata difficile sia dal punto di vista metereologico che sportivo.
GiÚ viene eletto man of the match, per la grinta con cui, dalla terza linea, ha placcato tutto quello che si muoveva.
Adesso ci aspetta un poí di riposo, che speriamo serva a recuperare alcuni degli infortunati ed a presentarsi ai prossimi incontri con una panchina un poí pi˘ lunga di quella attuale.
Alla prossima partita e, nel frattempo, Forza CE!