Dopo averne parlato con il nostro Direttore Sportivo (link) oggi Ë il momento di conoscere meglio il nuovo Head Coach.
Come ci suggeriva il DS Ë un tre quarti, quindi iniziamo anche con lui con le prime domande semplici:
Nome? Cognome? Et‡? Soprannome?
Michele Tobia, 29 anni, soprannome Cespu (per via del cespuglio di capelli che avevo in testa da ìgiovaneî)
Beh..da giovane, del resto sei gi‡ anziano.†Dicono che hai le spalle larghe, che sei bello e che hai un fisico che non potevi fare altro che giocare a rugby, quali sport hai praticato da piccolo? Come Ë iniziata la tua carriera nel rugby?
Beh, in realt‡ fino allíet‡ di 14 anni ho giocato a calcio (dopo aver provato un poí tutti gli sport del mondo) ed ero piuttosto gracile. Poi, una volta iniziato a giocare a rugby, ho avuto la fortuna di essere parallelamente seguito dal mio ìstoricoî preparatore Alberto Guglielmino (ora tecnico della nazionale italiana di pesistica olimpica) che mi ha fatto crescere atleticamente in maniera determinante!
Il CE Ë una famiglia capace di accogliere tanti e farli sentire come a casa, come sei arrivato a Cernusco?
Sono arrivato a Cernusco un poí per caso.. líamore per la bella Stefania, emigrata dalla Liguria per motivi di lavoro, mi ha portato a dovermi guardare intorno alla ricerca di una societ‡ nel milanese. La partecipazione allíMRF 2016 mi ha fatto scoprire questa realt‡ e devo dire che da subito le cose sono andate molto bene
Dal terreno di gioco al bordo campo da coach e al tavolo da direttore tecnico: diversi modi di vivere la palla ovale. Come gestisci le diverse emozioni? Che sensazioni vivi in questi ruoli?†
Dal terreno di gioco al bordo campo cambiano i punti di vista ma le sensazioni sono pressochÈ identiche. Vivo il rugby a 360 gradi e la crescita dei ragazzi Ë il mio primo interesse e obiettivo!†
Il minirugby Ë sicuramente una categoria in cui si scopre líovale, poi si passa alla u14 e u16 dove il rugby si fa vero: cosa rappresenta la u18? » un momento di svolta? Si puÚ iniziare dalla u18?†E la prospettiva della seniores cosa rappresenta per i ragazzi? Cosa rappresenta la u18 per la societ‡?
La under 18 rappresenta un momento importante di consolidamento. Rispetto al -gi‡ ìveroî- rugby della u 16, ne eredita la filosofia ma acquisisce molte pi˘ sfaccettature legate alla crescita tattico/tecnica e fisica dei ragazzi. Io sono dellíidea che si possa iniziare a qualsiasi et‡ e che non sia mai troppo tardi per fare un passo indietro e ripartire con líabilit‡ di base! La prospettiva della seniores deve diventare per noi il traino dei ragazzi e líapice di tutta la societ‡; questo puÚ avvenire soltanto allargando e migliorando la base della piramide (la societ‡ sta lavorando egregiamente in tale direzione) e garantendo ai ragazzi un ambiente positivo, stimolante e di crescita (anche in seniores!). Lavorando su entrambe le cose il livello non puÚ che salire e, di conseguenza, anche líattrattiva della seniores stessa.
Grazie Michele e…comunque non finisce qui.
A breve la terza parte!!