CErnOtti sesti a Reggio Emilia, meravigliosi, vincenti e allegri ma, un incubo si aggirava nei cuori dei nostri eroi: i Gispi Prato.
Ultima partita del girone, chi vince va nelle finali dal primo al quarto posto. L’allenatore dei Gispi†ha lo sguardo fisso all’orizzonte e saluta con una stretta di mano chi lo saluta. VabbË!
I piccoli di Prato indossano†una maglia bianco/verde come tante altre e hanno belle faccette come ogni loro coetaneo.
La partita Ë da subito un incubo (sportivamente parlando): pressione micidiale, placcaggi a ribaltare, fisicit‡ preponderante.
I nostri piccoli si difendono benissimo ma, i draghi verdi sono forti e veloci: 6-1 (da sottolineare che hanno preso 4 mete in tutto il torneo!).
I CErnOtti†alla fine non sanno se esultare per la meta di Pietro o lamentarsi†per la ruvidit‡ al limite del placcaggio alto.
A questo punto, fra i genitori e gli accompagnatori, si apre la missione†“ma chi sono i Gispi Prato”. Le voci diventano incontrollabili: si allenano 4 volte la settimana e fanno judo la quinta Ë la sintesi finale, la fonte Ë oscura, forse sono figli de lo Jedi….
PerchË parlare di una sconfitta in una giornata cosÏ luminosa?
PerchË per i nostri under 8 Ë stata una giornata luminosa e quella partita l’hanno giocata proprio bene, hanno dimostrato lucidit‡ e bel gioco e,alla fine, non hanno smesso di essere allegri e spensierati da bambini intelligenti che sono.
PerchË comunque Ë stata una sconfitta, come altre che ci saranno in futuro. La sconfitta fa parte del gioco e non serve nasconderla con “l’importante Ë divertirsi”, la sconfitta va accettata ma, l’impegno e il gioco fanno si che anche se sconfitti non si sia perdenti, se si Ë messo in campo tutto quello che andava messo allora non servono alibi.
Per placcare furiosamente ed essere aggressivi ci sar‡ un altro torneo, mille altri tornei, un altro tempo. Ma sÏ il loro.
Questo articolo Ë stato scritto a quattro mani, 100 cuori e pochi cervelli….
Forza CE!
Forza CErnOtti!