Il nuovo anno a Cernusco ha portato serenit‡, nel villaggio ai piedi del Castello la vita scorre normale nel dÏ prima della festa contro il Pavia. In riva alla Martesana i pescatori preparano le loro reti per il viaggio, le donne camminando con piglio deciso chiaccherando tra loro si recano al travaglio. Il ritmato ticchettio del Fabbro dei tacchetti funge da orologio per tutta la terra dei road runners, pronta ad una nuova giornata di festa, pronta ad una nuova battaglia…
Il capitano viene dalla campagna in sul calare del riflettore,
e reca in mano un divisa attillata e scarpe nove onde, siccome suole, ornare ello si appresta dimani al dÏ di Cresta, il petto e il crine.
Siede con i vicini alla club house a studiar il vecchiarello,
incontro alle sue scritture, e novellando vien dei sui schemi quando ai di di festa solea giocar la gara
intro di quei ch’ebbe compagni nell’et‡ pi˘ bella.
Gi‡ tutto il campo Ë buio, torna pulita la maglia
e tornano i sacchi, gi˘ da ruckpad e conetti al biancheggiar della recente pugna
Or la lista da segno, della festa che viene
ed a quel nome diresti che al cuor si riconforta.
Il 39 gridando nell spogliatoio in frotta
saltellando qua e la fa un lieto rumore e intanto
sulla panca sporca,
fischiando il muratore seco penso al dÏ del suo placcone.
Poi quando tutto intorno Ë spenta
ogni altra luce e tutto l’altro tace
Odi Anto gridar, odi la Casa del club
nella chiusa bottega
che s’affretta e s’adopra
di finir la birra anzi il chiarir dell’alba.
Questo di sette Ë il pi˘ gradito giorno,
pien di Quadro e Brambilla finche il cuor non sfavilla.
Diman arbitro e avanti recheran l’ore, ed al
placcaggio sbagliato ciascuno in suo pensier far‡ ritorno.
Cernuschello scherzoso,
cotesta Ë una partita
E come un giorno Caparezza pieno,
con De Caro Sereno
che precorre alla festa al blue.
Godi Cernusco mio, Gabbo infame
stagione dura Ë codesta
Altro dirti non vo’ ma con te Cresta
ch’anco Tommy a passar non ti sia avanti