Gangitano; Monaco; Scioscia; Dragoni ;Di Fraia; Longoni; Milani; Gibillini; Buratti; Olteanu;
Raimondi; Marchesi; Palaia; Gennaro; Craescu; Donnini; Bonzio; Tresoldi; Selmi ; Gardina; Malavasi
Mete: Scioscia Longoni Dragoni, trasfomazioni Longoni.
Il tempo Ë clemente, timidi raggi di sole cercano di farsi largo in questa umida primavera.
I ragazzi sono tutti presenti prima dell’orario del ritrovoÖ. anche la porchetta che allieter‡ il terzo tempo di tutti i presenti oggi in riva alla Martesana †Ë pronta nel †laboratorio culinario dei nostri chef.
Giusta tensione condito da qualche piccolo acciacco psisomaticoÖ.† Pinzillacchere.. passer‡ tutto al fischio díinizio.
Puntuale alle ore 11 líarbitro comanda líinizio del gioco.
Líequilibrio regna fin dalle prime fasi della partita, le due squadre si affrontano senza risparmiare energie.
Il risultato altalenante caratterizza il primo tempo, brevemente :
Il CE passa †in vantaggio con una meta di Scioscia, trasformata da Longoni, appunto in taccuino che questa meta Ë frutto di una scelta fatta dai giovani runners, che invece di calciare una punizione da comodissima posizione, scelgono invece di† giocarselaÖ. e agli dei della palla ovale piaccione queste questa scelte, quindi proteggono i† monelli in maglia grigio-amaranto, e li benedicono.
Ma †Il Como gioca e gioca bene e come tutte le squadre che giocano bene e con voglia, devi prestare loro particolari attenzioni.
Nel momento in cui la tua concentrazione scende loro ti colpiscono e cosÏ avviene… due mete di cui una trasformata, porta i Lariani sul 7 a 12.
Prima del fischio arbitrale, che manda le squadre ad un pi˘ che meritato riposo, Scioscia va in meta, e Longoni trasforma, finale del primo tempo 14 a 12
Bravi giovani, bravi.
Il secondo tempo non inizia bene per i padroni di casa, che pressati dai Comaschi tesi a produrre uno sforzo fisico notevole, finalizzato al recupero del risultato, si fanno schiacciare nella propria meta campo.
Il Como riesce a segnare una meta, ma non la trasforma.
il risultato a quel punto della gara Ë di 14 a 17, 3 punti dividono i monelli dal passaggio del turno, anzi 4, perchÈ per le alchimie del regolamento sul pari passerebbe Como.
La gara Ë vibrante, ma corretta.
Adesso, scusate ma devo far capo a quello che succede durante gli allenamenti. Ogni tanto, pi˘ tanto che ogni, inizia il momento CaloÖ ovvero un momento dove il braccio destro di mister Braida, mette a dura prova la resistenza dei ragazzi.
In quasi tutte le partite, e in questa non poteva mancare, c’Ë invece il ëímomento dei monelli ëí.
Momento dove i terribili giovanotti stroncano líavversario di turno, un momento che non ti aspetti,† e che probabilmente non hanno ancora messo a fuoco neppure loro, ecco in quel momento prendono† in mano il gioco, corrono ancora di pi˘, placcano ancora di pi˘, afferrano líavversario per la gola (metaforicamente parlando) e lo finisco.
A circa met‡ del secondo tempo, ecco l’uno-due della coppia Dragoni ñ Longoni.
Mete †con le relative trasformazioni e il risultato che si fissa sul 28 a 17.
Che dire ancora ? Niente, se non che al termine della gara, il canto della mosca ha visto il Calo come attore predestinato e infangato.
Settimana prossima i quarti di finale, con chi vedremo, molto probabilmente la prima gara si disputer‡ a Cernusco.
Paolo