Quarantesimo del primo tempo, avanti del Cernusco. Mischia a centrocampo per il Dese in vantaggio per 5-6. Il numero nove degli hornets introduce, la palla Ë storta ma l’arbitro lascia correre. Un piede caprino spunta dalla mischia dei runners e con abilit‡ prima blocca il piede del tallonatore avversario, poi alla velocit‡ della luce cattura il pallone e lo scaglia con forza verso le seconde linee. Mischia rubata!
E’ stata l’ultima, almeno per un pÚ, mischia rubata da NiccolÚ Lasorsa, tallonatore leggenda dei Runners giunto dopo 13 anni di carriera alla sua ultima gara in campo. Impegni e disavventure non lo hanno mai fermato, la maledetta spalla si e come i grandi eroi di cui ama leggere le biografie anche Nicolino ha deciso di smettere nel momento magico, quello in cui sei tu ad avere in controllo il tuo futuro.
In molti non sono d’accordo, Nick anche a detta di chi scrive ha ancora molto dare al rugby giocato. Abile stratega e ottimo Runner†il numero 2 grigio amaranto ha nel lancio in touche e nel tallonaggio le sue doti migliori e proprio la sua impostazione classica nelle fasi statiche lo rende †un osso duro da giocare come jolly contro ogni pack che si teme. Dotato di grande manualit‡ anche senza il possesso dell’ovale Nicolino Ë arrivato a Cernusco dopo aver iniziato in Spagna tre la fila dell’Oviedo con cui pare abbia anche iniziato a prendere lezioni di guida con Fernando Alonso. Quando†arriva sulle rive della Martesana esordisce in prima squadra come ala, qualche volta calcia anche, ma il suo ruolo Ë quello del condottiero della mischia e appena si avvicina ai numeri bassi l’amore sboccia subito.
Arrivato a Cernusco Lasorsa non abbandona† pi˘ i colori della squadra†e in breve tempo diventa una vera leggenda†tra le mura del Beppe prima e della Club House nelle quali vanta diversi record e si rende anche parte attiva nella gestione della squadra. Amato dalle fans e adorato dai suoi compagni Nick Ë capitano del Cernusco per tre stagioni nelle quali il gruppo dei giovani si cementa e diventa quello attuale anche grazie al suo modo di vivere lo sport ovale. Pare anche che la Campari gli abbia dedicato un moumento e che la sua action figure sia in bella vista sulla scrivania di Paolo Marchesini.
Ricopre in breve tempo praticamente tutti i ruoli all’interno della societ‡, Vice presidente, dirigente, allenatore e giocatore tanto che alla FIR devono ristampare il suÚ cartellino pi˘ lungo di otto millimetri creando un incidente diplomatico che solo Martin Johnson riuscir‡ a ricucire.
Dopo l’ultima mischia il doppio fischio fa scrosciare tutto il Castello nell’applauso pi˘ meritato e pi˘ sentito dal suo pubblico ma anche e sopratutto tra i suoi compagni di squadra toccati sul profondo dall’addio di Nick anche perchË, anche se sar‡ sempre a bordo campo, Ë la prima costola del Cernusco che conosciamo che si stacca.
Il finale di partita Ë tutto per lui con cori e una targa di ricordo, pi˘ per i giocatori che per lui, che infatti al termine recita:
“Non vedremo l’ora di finire in campo per stare ancora insieme”
Nella frase composta dagli Dei del Rugby sta l’uomo e il suo valore per chi con lui ha giocato vinto e perso.
Non resta che dire grazie a NiccolÚ che rester‡ legato al Cernusco a doppio filo per i prossimi anni con importanti incarichi e che ancora per 5†stagioni†potr‡ decidere quando vorr‡, sopratutto la sua spalla, di cambiare idea. La sua famiglia in campo lo aspetta sempre, non sia mai che una di quelle biografie racconti anche di quanto sia bello tornare a giocare anche ancora per una volta con i colori che hanno ormai dipinto il tuo cuore.
Lino Cagno
Cernusco ñ Desenzano 25-6 (5-6)
Mete: Coproceanu (2), Vagliani, Assandro
C.p. Italiano
Tr. Italiano
Mucci (Filippis), Lasorsa (Caserini), Petretta, Mariotti (Sala), Barisione (Cap.), Lamattina, Italiano, Chiesa (Langellotti), Giannubilo (Vagliani), Assandro, Sironi (Calogero F.), Coprocenau, Amore (Calogero G.), Rescigno, Accurli
Best Player: Lasorsa “Per tutto”
Fc Award: Assandro ìLa palla Mattaî