E tre!
Siamo giunti al terzo torneo nazionale dopo Biella e Parma condito da pioggia e freddo…la cosa però non sembra scalfire i nostri U12 che hanno nel cuore il sacro fuoco del rugby che li riscalda. Il campo non è il massimo, si gioca fuori dagli spazi del rugby San Donà, neanche l’ombra di un H. Non è un problema e lo si capisce dall’urlo del saluto…si perché è da li che si inizia a capire come sarà la giornata…da quell’urlo che porta con se, e riversa in campo, le paure, le motivazioni, la sfida personale e la passione.
Inizio con il CUS Ferrara, i ragazzi ci sono, vanno sotto ma si rialzano, pareggiano e qualche minuto in più di partita ci toglie il gusto della vittoria. Gioia rimandata di qualche istante, con il Villadose il 3-1 è più che legittimo, tutti bravi, impegnati e concentrati. Sarà la presenza della U14 che li sprona a dare il massimo, ai consigli del team tecnico, ma oggi la squadra CE!
La terza partita vede impegnato il CE con il Valsugana 2…si vede subito dalle prime battute…chi segna la prima meta avrà la meglio. Ci battiamo bene, attenti sui punti di incontro, non ci lasciamo sfuggire l’avversario, ma dopo qualche minuto capitoliamo ed usciamo sconfitti solo nel risultato.
Tocca al Casale ora..squadra forte, molto forte con elementi di spicco anche per una U14. Entriamo in campo a testa alta, l’urlo è forte e deciso, il CE non molla. Perderemo la partita, ma contro la finalista del torneo prendendo meno mete di tutte le squadre che ha incontrato…perderà poi in finale con San Donà.
La fase eliminatoria termina, l’orchestra non ha stonato, tutti gli strumenti sono accordati bene, ora proviamo la sinfonia.
Proviamo subito a suonarla al Novo Salario, che però non ci sta e ci manda sotto di una meta. Il CE cambia marcia e pareggia raggiungendo la vittoria nei secondi finali…sicuramente il sostegno dei compagni ed allenatori della U14 ha portato i suoi benefici.
La partita successiva vede il CE impegnato con Piacenza. Forse stanchi e forse un po’ appagati lasciamo campo aperto ed usciamo sconfitti.
Dopo la pausa pranzo ci attende la finale con una squadra di Praga. Vinciamo 3-1 e portiamo a casa un ottimo 19°posto su 30 squadre. La proclamazione del miglior CE giocatore del torneo ed il ballo della Mosca chiudono un fine settimana di rugby, ma anche di crescita personale, di indipendenza, di senso di appartenenza ad un gruppo che ti sostiene e che ti guida quando trovi avversari non corretti, cosi in campo, cosi nella vita! Forza CE!