U18: Ticinensis – CE

25 Gen 2019

ìMa quindi oggi quanti ragazzi abbiamo in campo?î

ìDiciannove in teoria ma quelli veramente sfruttabili dovrebbero essere sedici o diciassette al massimoî

ìMannaggia, come mai?î

ìBeh, Peppa ha la gamba ancora KO, Rina ha la spalla dolorante e Barney fino a ieri aveva quasi trentanove di febbreî

La tifoseria Ë nervosa.

I panini al salame preparati dalla Ticinensis aiutano a lenire parzialmente lo stress a cui siamo sottoposti nel sapere che le nostre fila sono funestate da infortuni e malanni di stagione.

Un pre-partita difficile. Il compito del bravo cronista, in questi casi, Ë indagare a fondo, quindi decido di raccogliere direttamente dai genitori alcune testimonianze. I soli disponibili sono Simone e Grazia, genitori di Barney che dichiarano:

ìSperiamo che lo mettano in campo subito cosÏ d‡ il 100% in dieci o venti minuti e poi va a farsi la doccia, prima che svanisca líeffetto della tachipirina, sperando che non gli facciano líanti-doping perchÈ devo avergliene data una dose da cavallo! He! He!… Scusa ma perchÈ scrivi tutto quello che dico?î

ìNo, niente, Simo, Ë una cosa miaÖî

Siamo in pieno girone di ritorno e dobbiamo affrontare il Ticinensis che in classifica ci segue a soli sei punti di distacco. La partita si preannuncia impegnativa per diversi motivi: siamo in trasferta; ci misuriamo con una squadra al nostro stesso livello; la loro compagine, rispetto allíandata, si Ë arricchita di alcuni elementi di spicco presi dal girone ìEliteî; i panini al salame stanno finendo.

Dopo pochi minuti dal calcio di avvio capiamo che dovremo soffrire molto in mischia chiusa. Il loro pacchetto Ë molto pi˘ pesante e decisamente pi˘ tecnico del nostro.

I nostri partono in difesa e perdono molto terreno.

I primi cinque minuti sono tutti nei nostri 22, con il Ticinensis che fa capire di voler andare subito a marcare punti pesanti.

I ragazzi non mollano, difendono fino allo stremo, e tengono testa agli avversari. Paghiamo questa strategia con un giallo inflitto a Gio, ma riusciamo a salvarci in extremis grazie ad un errore degli avversari che perdono il possesso e ci consentono di uscire dai 22.

I nostri riorganizzano rapidamente le proprie fila e, con una magnifica corsa del tachipirinico Barney, segnano la prima meta del match.

Grazie ai primi punti segnati acquistiamo fiducia e, per quanto il Ticinensis faccia un ottimo gioco alla mano, riusciamo a finalizzare il gioco segnando punti su punti.

» proprio Barney a portarci al raddoppio dopo pochi minuti e sullo 0 a 14 il nostro gioco offensivo dilaga tra le fila di un avversario in seria difficolt‡.

Alle due mete di Barney si aggiungono quella di Marcone, le due di Lollo e una terza di Barney.

Dagli spalti assistiamo ad una dimostrazione di grinta e determinazione davvero notevoli. Andreino sembra líincarnazione di Faf de Klerk e Livi dalla terza linea placca tutto quello che si muove con la grazia di un fabbro vichingo del basso medioevo.

Il primo tempo si chiude sullo 0 a 38.

Il secondo tempo ha un avvio decisamente pi˘ statico. I nostri hanno evidentemente speso molto e anche con i cambi operati dagli allenatori (Barney ha finalmente deciso di andare in panchina a fare il malato) la ripresa parte con una nuova fase di stallo.

A sbloccare il risultato ci pensano Boga e Rossi. Il primo riceve palla, viene placcato ma non trattenuto, fa una capriola, si rialza, riparte e scarica líovale verso il compagno che segna in mezzo ai pali.

Il Ticinensis segna la meta del 7 a 45 a met‡ del secondo tempo, con uníottima azione corale.

Il punteggio finale sar‡ di 7 a 52.

Da sottolineare, nel secondo tempo, la meta di Jaki che, in una fase di gioco aperto, si confonde tra le fila avversarie e (resta di stucco, Ë un barbatrucco!) riceve il passaggio direttamente da un avversario per poi involarsi indisturbato verso la bandierina.

Con Daniel lievemente infortunato e Barney in panchina non abbiamo calciatori. Per fortuna non ci fanno difetto i piloni! Quindi Ë il nostro valente numero 3, Marcone, che si fa carico della trasformazione. Il calcio Ë piuttosto angolato. Marcone piazza la palla sul conetto. La tensione Ë palpabile. Parte la rincorsa. Un metroÖ due metriÖ poi treÖ calcia! La palla prende il volo e finisce tra la pista 1 e 2 del non-troppo-vicino aeroporto di Malpensa.

Peccato davvero! PerÚ il pubblico applaude fino a spellarsi le mani per far capire quanto sia stato apprezzato il coraggio e lo spirito di squadra.

Ce ne torniamo a casa con una nuova vittoria e la soddisfazione di aver assistito ad una ulteriore dimostrazione di quanto sia in gamba ed affiatata questa nostra U18.

Bravi tutti!

E ancora una volta, Forza CE!

Filippo

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