Gli Spartani della Under 14

5 Mar 2010

Da ormai 5 anni vedo i miei ed i nostri ragazzi crescere allíinterno della grande famiglia del CEí ed il cuore† mi spinge allora †a prendere word e tastiera per cercare di tenere traccia delle †gesta della nostra valorosa U14 da molto †troppo ††tempo assente dai †commenti del †nostro splendido sito.
I nostri ragazzi lo meritano, eccome.
Sabato 27 Febbraio si eí tenuto il secondo concentramento del girone† Elite U14, questa volta in casa dellí Amatori Milano e siamo in buona compagnia percheí oltre ai nostrani †Tutti Neri líaltra compagine eí quella dellí Iride Cologno altrettanto stimata †e †ben †rispettata dai nostri. Per chi non lo sapesse da questíanno i nostri ragazzi giocano finalmente su (quasi) tutto il campo ed il salto di categoria , †affascinante percheí finalmente si gioca ìveramenteî a rugby , non puoí† essere neí automatico neí †indolore.

†Eí cambiato tutto sia dal punto di vista† fisico / atletico che mentale. In altre parole ci vuole piuí corsa piuí intensit‡ piuí gioco piu organizzazione, e poi ci sono gli schemi e le chiamate, le mischie e le touch, roba seria insomma. Inoltre si gioca un vero e proprio campionato diversamente dai Tornei delle altre Under, e la durata di ogni partita eí di 30 minuti. Nella prima parte del Campionato , lo stesso che ha determinato il nostro †accesso alla fase Elite , ci siamo tolti alcune †soddisfazioni, †le abbiamo prese e date con entusiasmo e sempre a testa alta.

Ma torniamo a sabato scorso. Lí Elite raccoglie ovviamente le migliori e dobbiamo ammettere che sabato abbiamo ricevuto dalla Amatori una vera lezione di rugby, squadra anche bella a vedersi il che non guasta, di quelle che esprimono la giusta miscela di potenza ed agilit‡, meccanismi interni ben oliati, visione tecnica e tattica, capace di rabbiose accelerazioni ed eleganti giocate, ottimo gruppo ben assortito e fuso insieme da diversi anni condivisi nelle Under minori ed infine †alcune individualit‡ davvero eccellenti.

†I tutti neri chiudono il match 35 a 0.

†Eí pur vero che i †nostri non regalano †nulla, partono , a mio avviso,† un poco intimoriti ma poi si riprendono, †soffrono, sbuffano , faticano. Tuttavia oggettivamente dobbiamo ammettere che ñ per ora ñ lo scarto eí troppo evidente , ci manca piuí di qualcosa. Alla fine del match riprendiamo i nostri cocci e torniamo dal Mister Bobo per riprendere fiato, bere qualcosa ed impostare la seconda partita †quella con il Cologno non meno facile ma maggiormente alla nostra portata.

Una buona cronaca non deve trascurare le condizioni ambientali quindi ci †tocca segnalare che eí una sera fredda ma non freddissima che il campo non eí in condizioni peggiori del nostro e che le tribune mostrano un discreto affollamento.

I† tifosissimi del CEí U14 sono presenti, manca la birra a bordo campo e forse per questo qualcuno appare meno ìcaldoî del solito… In questi concentramenti chi †perde la prima partita gioca praticamente subito la seconda quindi abbiamo poco tempo per riposare (10 minuti) †ed inoltre la battaglia con líAmatori ha lasciato qualche segno, Yacki ha un occhio chiuso, Mattia eí stirato allíinguine , Hulk ha una ferita al †ginocchio, pure Niko rimedia qualche contusione, alcuni sono talmente coperti di fango da essere praticamente irriconoscibili.. I ìvecchiî chiamano a raccolta le forze i ìgiovaniî (praticamente 2/3 della squadra)† non vogliono essere da meno, tutti stringono i denti e si fanno sentire: questa con il Cologno ce la vogliamo giocare, facciamo cerchio intorno a Bobo e ci ributtiamo nella mischia mettendoci tutto quello che ci eí rimasto dentro. Negli sguardi dei ragazzi sembra di cogliere qualcosa di diverso forse †una maggiore concentrazione o una maggiore rabbia oppure una maggiore consapevolezza. Certo , con il †Cologno eí sempre stata dura, ormai ci conosciamo bene, ci batte se non sbaglio ormai da 3- 4 volte consecutive e tuttavia non †sembra lontano dalla nostra portata.

Allíinizio sembrano sottovalutarci e infatti li sorprendiamo partendo a tutta †manetta con una travolgente azione di Niko e successiva trasformazione. Loro si riprendono e si rifanno sotto sempre piuí vicini alla nostra linea di meta e qui cominciamo a formare una specie di muraglia †umana respingendo tutto e tutti.

Sembra di essere alle Termopili.

Impressionante la quantit‡ di prigionieri che facciamo, notevole la carica di tutti ma sorprendono particolarmente chi scrive il †Manfre (come viaggia nonostante il fango, quanta energia ci mette in ogni giocata) e Simon in quella che eí †la piuí bella azione del match: arriva infatti dal nostro fianco destro il terribile e velocissimo 14 avversario da noi ben conosciuto e temuto, tratti orientali e velocit‡ giamaicana,† sembra ormai penetrato ed irraggiungibile mentre viaggia sul lungo linea quando Simon †in 3 balzi †lo abbranca e lo stende con il faccino †nel fango.

Questo si rialza incredulo domandandosi quello che gli eí successo, quasi sorpreso da tanta mancanza di rispetto.

Non ci credo, mi dico, †ma allora non eí invincibile! Bellissimo.

Tutti gasati riprendiamo il secondo tempo e piazziamo il secondo colpo , sempre con Nik e qui si scatena líinferno il CO non ci sta , si risente , entrano forze nuove e fresche, sembra veramente líinesauribile e multiforme esercito di Re Serse, ci sovrastano nei chili e nellíintensitaí perdiamo colpi , arretriamo.

Sono 10 minuti tutti spesi a 5 metri dalla linea del nostro Tesoro, loro †soffrono, †non gli concediamo mai gratis neí una palla neí un metro , riusciamo persino ad annullare 3 mete (si dice tenuto alto?) ma poi ritornano, le ondate non finiscono mai, †pareggiano ed a pochi secondi dalla fine piazzano pure †il colpo vincente. Risultato finale 3 mete a 2 , quando gi‡ i tifosi del CO stavano per arrotolare le bandiere esce la meta della vittoria.

Capita.

La squadra questa volta non si sfalda, schiuma rabbia ma non la scarica sugli errori individuali, non si divide , non litiga, il comportamento eí fiero , nonostante qualche pecca arbitrale faccia venire la voglia di recriminare. Due ali di giocatori del CO ci mostrano il loro rispetto.

Niente male ragazzi, qui eí dove siamo arrivati, qui e da dove ripartiremo, qui eí da dove miglioreremo.

Dedicato agli Spartani della †14, con affetto

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